martedì 6 febbraio 2018

Recensione Wishlist 1

Titolo: Wishlist 1
Autore: JD Hurt
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self publishing
Prezzo: €0.99 (ebook)
Pagine: 257







Trama
Lei è un'inezia, non conta nulla. Una bambina che mi sono preso in casa per fare un dispetto alla madre. Eppure si sta allargando nella mia mente come una macchia d'olio. Non posso permetterlo. Ho altri progetti; trovare la progenie dell'uomo che ha rovinato le vite di tutti noi.
Io sono Ethan Gaffrey e amo una sola persona. Stephan Carroll.

Lei è una delle innumerevoli vittime. Quando l'abbiamo presa in casa mi faceva pena, forse anche tenerezza. Ora sta diventando importante. Non dovrebbe esserlo. Perché a noi interessa una sola cosa. La vendetta. Io sono Kyle Jenkins e amo una sola persona. Ethan Gaffrey.

Volevo liberarmi di mia madre. Cercavo i sogni, la libertà. Ho trovato inganni e bugie. Ho trovato loro due. Kyle ed Ethan. Piano, piano mi stanno svelando chi sono.
Io sono Willow Johnson e ho imparato che l'amore non esiste. E' solo una frode.

Ethan, Kyle e Willow. Quando l'amore diventa ambiguità.

Nota dell'autrice: Wishlist è il primo capitolo dell'omonima duologia dark. Esso fa parte della Dark Necessities Series e per comprendere il testo è necessario aver letto i volumi precedenti (Stolen 1, Stolen 2, American History 1, American History 2).
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina molto assonnata, perché, come al solito, ci sono millecinquecentocinquantacinque cose da fare, il tempo è troppo poco e il mio sonnellino di bellezza si va a far benedire. Ogni anno mi riprometto di prendermi più cura di me stessa, dormire otto ore, bere tanto, usare creme e tanto altro, ma poi finisco sempre per fare poco o nulla. L'unica costante nella mia vita sono i tre Kinder al giorno: posso tentare quanto voglio di mangiarne di meno, ma siccome il tre è il mio numero fortunato non posso mica sottrarmi a tutto ciò!
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che ho avuto l'opportunità di leggere in anteprima grazie all'autrice stessa e che mi è piaciuto molto, sebbene forse un pochino di meno dei volumi precedenti della Dark Necessities Series.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Come è accaduto per "American History", i protagonisti di questa storia sono personaggi comparsi nel volume precedente, ma in quel caso erano presenze marginali e ora abbiamo la possibilità di conoscerli un po' meglio.
Il primo personaggio che incontriamo è Kyle, un uomo grande e grosso che da piccolino ha iniziato a vivere per strada, fino a che non si è imbattuto in Fanny e Blaky, che l'hanno accolto in casa loro e lo hanno cresciuto, sebbene in un ambiente molto poco consono all'educazione di un ragazzo.
Ora, sono passati tre anni da quando Fanny è stata condannata, tre anni in cui Kyle e Ethan hanno cercato di portare avanti, senza successo, la loro vendetta, in preda alla sofferenza, alla propria oscurità e alla propria sete di sangue.
La svolta, però, arriva quasi all'improvviso, quando colui che condivide con Kyle la voglia di vendetta nei confronti di Robert Paggett e il desiderio di uccidere la figlia Whity, al punto da distruggere tutte quelle ragazze che potrebbero corrispondere al suo profilo, Ethan, decide di cambiare la solita routine e di avvicinarsi alla sorellastra del suo capo, Stephan, di cui è segretamente innamorato, per divertirsi e poi consegnargliela.
Ma quello che Ethan non aveva messo in conto è che la ragazzina si potesse rivelare una bella gatta da pelare.

In mezzo a due fuochi, uno sbalorditivamente gentile ma comunque leale all'altro, l'altro decisamente scottante e pericoloso, Willow si dimostrerà capace di tener testa al suo aguzzino, diventerà ancora più forte, ancora più determinata a conquistare la sua libertà tanto agognata, combatterà e forse vincerà... o forse, come Ethan e Kyle, si perderà in un vortice di contraddizioni, di bugie, di lealtà, e di amore. Se questo potesse mai essere possibile.

Come avrete potuto intuire dal riassunto che ho fatto, questa volta ci troviamo tra le mani un libro un po' diverso rispetto ai suoi predecessori.
Innanzitutto, Ethan non la avvicina per vendetta personale, ma per un piano più grande che comprende anche Stephan, quindi Willow non risulta una vittima come potevano esserlo Shiloh e Marcia, mantiene una propria identità, non c'è mai un momento in cui viene a mancare la sua personalità o in cui lui si accanisce contro di lei come se fosse la causa di tutti i suoi mali. Per carità, il carissimo Ethan non è che la tratti nemmeno con i guanti d'argento, però possiamo dire che il suo obiettivo non è quello di distruggere la sua persona, ma divertirsi, e questo lo vediamo soprattutto in quei momenti in cui non si comporta come un aguzzino, andando quasi contro i suoi principi perversi per abbracciare una sorta di strana normalità (per quanto possa chiamarsi tale, osservata dal nostro punto di vista). E lei, dal canto suo, sembra quasi immergersi in questa nuova situazione con convinzione, non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, ribatte quando forse sarebbe il caso di non far arrabbiare nessuno e sembra quasi che in certi momenti si diverta pure.

Forse anche per questo aspetto, "Wishlist 1" mi è parso meno dark degli altri, non c'è un'oscurità invadente che ti fa vivere la lettura con l'ansia perenne per la poveretta che subisce ingiustizie, non c'è così tanta violenza fisica, ma ho trovato che tutta quest'aura di tenebra si fosse riversata su un piano quasi psicologico. Ciò che fa paura, in un qual certo senso, non è ciò che accade a Willow, il fatto che si trovi in mani pericolose, mani che se solo volessero potrebbero farle molto male, ma è ciò che accade nelle menti dei personaggi, tutti i cambiamenti insiti, le sensazioni, il terrore di star diventando qualcosa di diverso dal solito.
Da una parte, infatti, Ethan e Kyle abbracciano una parte di loro più gentile, meno desiderosa di sangue, più innocente, una parte che era stata dimenticata e che ora sta ritornando a galla, per quanto sia irrimediabilmente macchiata dalle esperienze vissute, mentre dall'altra Willow riscopre la sua determinazione e si rende anche conto che il suo comportamento non è quello che ci si potrebbe aspettare, quello che dovrebbe essere, ma è più licenzioso da un certo punto di vista, non si oppone alla situazione con tutte le armi che può avere a disposizione, ma in certi casi l'accetta come se anche lei avesse un'anima oscura e una sete di qualcosa di proibito e, forse, poco consono per una ragazza come lei.

A proposito di Kyle, devo dire che il suo personaggio mi è piaciuto veramente tanto: sebbene la sua presenza sia meno dominante rispetto a quella degli altri due (infatti è recessiva!... okay, battuta pessima legata alla genetica *va a sotterrarsi*), una cosa che non sfugge è certamente la sua ambivalenza. In mezzo all'oscurità, che abbiamo capito permeare nelle loro anime da un sacco di tempo, c'è spazio anche per un raggio di sole, una certa compassione che prima non aveva mai conosciuto e questo fatto lo porta a un dissidio interiore non da poco che riesce però a risolvere scegliendo di seguire la strada che in quel momento gli sembra più giusta, anche da un punto di vista morale.

Concludendo, benché non mi sia piaciuto tanto quanto gli altri, "Wishlist 1" è stato veramente interessante, ho percepito degli elementi di diversità nella storia che hanno dato un risvolto diverso dal solito e intrigante, complici anche le varie "contraddizioni", se così le vogliamo chiamare, che si evincono da certi comportamenti, in alcuni casi quasi contrastanti.
Non parliamo poi del mistero di fondo, cioè di Whity e Paggett, che è stato veramente costruito bene, non mi sarei mai aspettata la rivelazione finale, né tanto meno mi sarei aspettata quella fine che non fa presagire nulla di buono e che mi fa pregare tutti i santi affinché il prossimo volume arrivi presto, perché devo sapere cosa diamine è successo dopo quel momento angoscioso.
Voto:

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