martedì 16 gennaio 2018

Recensione Big Apple

Titolo: Big Apple
Autore: Marion Seals
Genere: Romance
Casa editrice: Self publishing
Prezzo: €11.96 (copertina flessibile)
Pagine: 466






Trama
Dora e Lez. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui. Sì, avete ragione gli stereotipi ci sono tutti, e... no, non è un romance come quelli che avete letto finora.
"Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi. Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx."
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Garnde Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.
"Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni - sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati - ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?"
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
"Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi."
Ecco ceh, quando il romanzo di un'autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor.
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un'antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.
Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, sopravvissuta alla prima settimana di scuola, che non si è rivelata tanto male come mi sarei aspettata... evidentemente le vacanze e il Natale fanno miracoli! Certo, il tempo per leggere si sta assottigliando, però io non demordo e sono piena di buoni propositi letterari per quest'anno, quindi riuscirò a immergermi nei libri anche quando i tempi saranno più duri - ovvero quando il suddetto free time sarà praticamente inesistente.
Anyway, oggi eccomi tornata con la recensione di un libro che probabilmente non avrei mai letto se l'autrice non mi avesse chiesto di recensire il secondo nella serie, che non è un suo diretto sequel perché i personaggi non sono gli stessi, ma per completezza ho pensato fosse meglio documentarmi sui tanto decantati Dora e Lex. Perciò, bando alle ciance e iniziamo con la recensione!

Fedora Monroe, o semplicemente Dora, è una venticinquenne che si è trasferita a New York con un sogno nel cassetto, quello di lavorare e ottenere un ruolo di prestigio nel campo dell'editoria. Ora, però, sono passati più di due anni, e miglioramenti in vista non se ne sono visti... certo, ha incontrato persone molto gentili come Luther, il suo padrone di casa, ragazzini un po' inguaiati come Thomas e amici eclettici e con un solo pensiero fisso come Randy, tuttavia la frustrazione per la situazione lavorativa non manca di farsi sentire. Dora vorrebbe vivere un po' meglio, avere la possibilità di mostrare le sue doti, ma il suo capo non sembra neanche accorgersi di lei perché è l'unica persona che non si inginocchia al suo passaggio, è diversa dalle altre donne, non le importa tanto mettersi in ghingheri per farsi notare, quanto più fare mostra del suo cervello, della sua arguzia e dimostra di essere un tipetto che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno (anche perché non ha peli sulla lingua, perciò potete ben immaginare quanto la sua schiettezza spiazzi chiunque, anche gli avversari). E forse questa sua personalità così dirompente le porterà anche successo, perché, per un caso fortuito, riuscirà a ottenere proprio l'incarico dei suoi sogni. Peccato, però, che dietro si celino delle magagne, e che lei stessa alla fine decida di dare una lezione al suo capo proponendogli un accordo che potrebbe rivelarsi deleterio per entrambi... o forse no.

Alexander Maximilian Stenton III, dal canto suo, è l'opposto della protagonista: spropositatamente ricco, arrogante, saccente e con una schiera di donne alle sue spalle da far invidia a qualsiasi esercito, Lex è un vero uomo in carriera, una volpe che non esita a usare sotterfugi per ottenere quello che vuole, in parte perché non è abituato a essere contraddetto e in parte perché sa bene dove deve andare a parare per avere successo; non sembra importargli mai di nessuno, l'unica cosa che conta è il profitto, e questo lo porterà in grossi guai, perché non bisognerebbe mai dare per scontato che le persone stiano bene così come stanno, nonostante abbiano accettato volentieri le sue condizioni... e sarà proprio questo atteggiamento di indifferenza che rischierà di fargli perdere dei grossi guadagni, sicché chiederà un aiuto improbabile alla sua segretaria, Dora, con la conseguenza che la sua vita inizierà a cambiare radicalmente, in quanto nessuno aveva mai osato trattarlo come fa lei, ma soprattutto nessuno lo aveva mai messo a confronto con una realtà diversa dalla sua. 
Chissà che, dopo questa esperienza, non si trovi cambiato e non abbia compreso i veri valori della vita...

Questa è una di quelle storie scoppiettanti che piacciono proprio per il fatto che hanno carattere: la trama non è nulla di troppo complicato (mica è un Giallo, Katy, grazie per aver sottolineato l'ovvietà), è molto semplice, apparentemente sembra qualcosa di già visto, però ci sono degli elementi che in realtà la rendono particolare, insolita e pure un pochino nuova in un panorama in cui la novità è difficile da trovare.
La prima cosa, in assoluto, da sottolineare è il fatto che questa storia ha carattere, non è la tipica storia d'amore che dopo un po' scade nel melenso, né una storia in generale che si concentra solo sulla vita sentimentale (e pure l'altra, di vita) dei protagonisti, perché c'è molto di più! Ironia e sarcasmo la fanno da padroni, rendono la situazione in cui Dora e Lex sono finiti molto leggera, quasi comica e contribuiscono a sfatare lo stereotipo delle segretarie che ambiscono a una sola cosa nella vita, ovvero finire nei pantaloni del loro capo: qui, infatti, la segretaria in questione pensa a fare il suo lavoro, mentre il capo continua a essere un Don Giovanni, e gli sa persino tenere testa! Ecco, il carattere forte della nostra protagonista influenza poi il carattere di tutta la storia, che risulta sempre frizzante, fresca e divertente.
La seconda cosa è il fatto che i due personaggi sono molto schietti. Loro non ci girano intorno, sentono attrazione fra di loro e ne approfittano, senza se e senza ma sotterrano l'ascia di guerra per qualche momento per poi riprenderla successivamente; inoltre, mettono le cose in chiaro sin da subito, si dicono quello che devono dire e le loro vite proseguono normalmente... beh, forse non proprio, perché poi tutta questa vicinanza cambia le carte in tavola, ma almeno all'inizio sono tutt'e due molto diretti e questo l'ho apprezzato molto. E lo stessa vale per il personaggio di Randy, che più schietto di così non poteva essere, senza un pelo che sia uno sulla lingua e forse più pettegolo ed eccentrico di qualunque altra persona sulla faccia della Terra, ma molto carino.

Senza ombra di dubbio, "Big Apple" è uno di quei libri che nella loro leggerezza ti tengono molta compagnia, perché sono in grado di coinvolgerti al punto che sei pure tu frustrata perché i protagonisti ne combinano una dietro l'altra (oh, com'è stata tremenda la parte finale!) e perché ti fanno sentire a casa, come se stessi chiacchierando e ridendo con degli amici.
Ho riso parecchio, mi sono un pochino disperata, soprattutto nella parte finale in cui le cose non sembravano essere messe molto bene, e molto spesso mi sono sentita tanto una sorta di Sebastian de "La Sirenetta" che canta "Baciala", nel tentativo di far comprendere a quei due che forse poteva esserci qualcosa in più - tipo una bella relazione che poi sarebbe finita con auguri di matrimonio e tanti figli maschi -, tentativo molto difficile poiché tutti e due sono molto testardi e fissi nelle loro convinzioni.

E ora che ho letto questo primo volume della serie, non mi resta che darvi appuntamento fra due giorni per sclerare un pochino sul suo seguito, diverso per genere ma sempre bello pimpante.
Voto:

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