giovedì 23 novembre 2017

Recensione La corona di fuoco

Titolo: La corona di fuoco
Autore: Sarah J. Maas
Genere: Fantasy
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: €19.90 (copertina rigida)
Pagine: 448






Trama
"Era passata una settimana da quel giorno orribile in cui le era crollato il mondo addosso. Tutto a un tratto il mondo era sparito, inghiottito dall'abisso che regnava dentro di lei".
Celaena Sardothien è sopravvissuta a combattimenti mortali e a orribili sofferenze, ma di fronte all'assassinio della sua più cara amica è sconvolta e annientata. Consumata dal senso di colpa e dalla rabbia, vuole passare al contrattacco, e mettere in atto così la sua vendetta nei confronti del responsabile dell'atroce delitto, il re di Adarlan. Ogni speranza per distruggere il tiranno, però, giace nelle risposte che potrà darle Maeve, la regina dei Fae, a Wendlyn. Sacrificando il suo stesso futuro, Chaol, il Capitano della Guardia Reale, l'ha mandata laggiù con l'idea di proteggerla, senza sapere che questo viaggio potrebbe invece costarle la vita. In quella terra lontana, infatti, Celaena dovrà confrontarsi con un'oscura verità relativa alla propria origine, ma soprattutto affrontare creature brutali e mostruose che intendono conquistare il mondo intero. Per sconfiggerle, però, dovrà prima di tutto accettare la sua vera natura e far pace con i propri demoni interiori, accogliendo finalmente il suo destino.
Recensione
Bonjour! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina che ha una fame tremenda, potessi mi mangerei persino un orso... che poi, io non sono una che mangia tantissimo di natura, però ultimamente mi prendo anche solo un bibanese e improvvisamente sento il bisogno di prenderne un altro, e un altro, e un altro. Menomale che fra poco vado a fare pranzo!
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi del terzo volume della serie "Throne of Glass", che ho letto con un anno di differita dai due precedenti, poiché avevo tanti impegni e non mi sembrava mai il momento giusto, finché non è arrivato il nuovo anno scolastico e io ho deciso di leggere nei momenti di pausa dallo studio.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Il volume riprende un paio di settimane dopo gli avvenimenti del precedente: Celeana Sardothien, la celebre Assassina di Adarlan, è stata mandata in missione a Wendlyn per uccidere la famiglia reale, ma il suo più grande obiettivo è raggiungere l'unica persona che può sapere come togliere il potere dalle mani del Re di Adarlan e come fare a riportare la magia nel regno.
Per fare questo, però, la strada si rivelerà difficile e tortuosa: dopo un primo colloquio insoddisfacente, Celeana scopre di doversi sottoporre a un intenso allenamento con il Principe Rowan per poter entrare a Doranelle, dove vivono i Fae, e scoprire così il modo in cui può riprendere controllo sul suo regno. L'addestramento sarà più duro del previsto, bisognerà che lei impari a convivere con i propri poteri, mentre nel frattempo è divorata dalla preoccupazione per quello che sta succedendo nel Palazzo di vetro del Re e dal senso di solitudine crescente che prova.
Nel frattempo, mentre da una parte il Principe Dorian cerca di nascondere il suo segreto e di vivere una vita leggera senza essere scoperto, il capitano Chaol Westfall si ritroverà a dover proteggere la vera identità dell'Assassina e, contemporaneamente, a cercare di scoprire cosa sappiano i ribelli a proposito del Re e quale sia il ruolo di Aedion Galanthius, il cugino di Aelin, l'erede al trono dei Fae, in questa situazione.
Tutti devono imparare a difendersi e cercare di sconfiggere il loro unico nemico che sta acquistando sempre più potere e che agisce senza che nessuno sappia le sue vere intenzioni: il Re di Adarlan.

In questo terzo volume, la nostra protagonista si dimostra una persona molto differente da come l'abbiamo sempre vista: la ragazza determinata a compiere la sua vendetta, l'assassina spietata che era, lascia di tanto in tanto il posto a una ragazza che è dovuta crescere troppo in fretta e che non riesce più ad andare avanti come ha sempre fatto. Da quando si è allontanata da Palazzo, pur sapendo quale sia la sua vera missione, si fa prendere dal senso di solitudine perché non ha più nessuno su cui poter veramente contare, e non riesce ancora ad accettare ciò che la sua vera identità comporta.
Più volte, durante gli allenamenti che intraprende per poter raggiungere Doranelle, si lascia prendere dal panico e dallo sconforto alla vista di quello che potrebbe diventare quando non vuole e alla mancanza di una persona che la accudisca come vorrebbe.
Però, in tutto questo non è completamente sola, attorno a lei ci sono parecchie persone, alcune più cordiali di altre, che riempiono pian pianino le sue giornate sfiancanti e che preso entreranno a far parte del suo mondo senza che lei non se ne accorga.
Finalmente, anche uno dei personaggi più forti di tutti ha mostrato la sua debolezza, ha mostrato momenti in cui non sapeva più chi era oppure il perché fosse arrivata a trovarsi in certe situazioni: il vederla un pochino più umana mi è piaciuto moltissimo, perché lei ha sempre cercato di rimanere bella salda ai suoi principi e a tutto ciò che la circondava, senza che mai facesse un passo falso, mentre qui è diversa, fa sacrifici inimmaginabili, continua a combattere, ma talvolta non riesce a tenere tutti i pezzi della sua anima attaccati, il che ogni tanto non fa neanche poi male.

Oltre alla nostra protagonista, ci sono una serie di personaggi che meritano una menzione speciale, alcuni sono delle nostre vecchie conoscenze, altri sono new entries.
Il primo di cui vi voglio parlare è Chaol, il Capitano della Guardia Reale che ha mandato Celeana a Wendlyn e che ha poi deciso di sacrificarsi e tornare a casa come da volontà di suo padre: ammetto che la mia opinione su di lui non è cambiata, continua a non piacermi particolarmente soprattutto per il suo essere così tanto ligio al dovere al punto di tenere un piede dalla parte "sbagliata" che ritira via ogni due per tre... ora, tesoro mio, io capisco che tu debba essere fedele al Re, ma non è che puoi continuare a fare la Svizzera, quando poi le tue azioni non sono affatto neutrali! Fa un passo in avanti e poi si tira indietro perché "devo servire il Re" e anche no. Certo, qualche azione intelligente la fa, ma ogni tanto mi sa proprio di uno che ha il manico della scopa come spina dorsale, ergo si mette in mezzo alle situazioni sempre in maniera autoritaria e con in testa la fedeltà al suo signore.
Poi abbiamo Dorian, quel gran bel ragazzo che qui vediamo molto poco e che è perseguitato dal mainagioia: e prima la faccenda con Celeana (ma dovevi proprio scegliere Chaol?), e poi l'altra grande faccenda che non si deve dire perché sennò facciamo spoiler, e infine una storia d'amore con una guaritrice che non mi stava molto simpatica - ma se va bene a lui... - e che non è finita proprio benissimo. Insomma, qualcuno lì dentro non può abbracciarmelo forte forte forte? Non oso nemmeno immaginare cosa succederà nel prossimo volume.
Poi c'è Aedion, il cugino di Aelin, nonché colui per all'inizio mi stavo preparando a mandare insulti, ma che poi mi ha fatto cambiare idea perché... non posso dirlo hihihi!
Penultimo personaggio è quello che mi è sembrato il più inutile di tutti ai fini della trama, ma che poi, ragionandoci su, ho preso in simpatia alla fine: lei è Manon, una strega che qui vediamo intenta in una sorta di battaglia per stabilire quale sarà il clan delle streghe più potenti e che risulta sin da subito un essere senza sentimenti apparenti, anche se c'è un episodio in cui succede qualcosa e credo che capiremo meglio in "Queen of Shadows".
Infine, signori e signore, ecco il mio nuovo amore: lui si chiama Rowan, è un Fae pluricentenario che sembra un venticinquenne al massimo ed è la persona più riservata e severa del mondo, ma sotto sotto si nasconde un povero cucciolo che ha sofferto in passato per amore e che presto cambierà idea sull'argomento (guarda che ho visto gli sguardi, Rowan, non mi freghi).

Ne "La corona di fuoco" cambia tutto, a partire dall'ambientazione per finire addirittura ai personaggi. Il fatto che ora tutti siano così sparpagliati fa sì che sia necessario avere parecchi PoV per potersi fare un quadro generale della situazione in seduta stante, però ammetto che all'inizio non ho apprezzato moltissimo questa scelta, desideravo conoscere di più sulle sorti di Celeana, mentre la Maas voleva farmi sapere cosa succedeva a Chaol anche quando non poteva importarmene di meno... insomma, in alcuni casi avrei fatto a meno di tutti questi PoV, soprattutto quello di Manon perché all'inizio non riuscivo a capire quale fosse il suo ruolo, fino a che non mi si è accesa la lampadina e ho compreso che probabilmente il suo racconto serviva a preparare il lettore per qualcosa che sarebbe stato importante nel seguito. Ciò però non toglie che ogni tanto seguire così tante storyline sia stato pesante, soprattutto all'inizio in cui già uno si deve abituare perché siamo in un contesto completamente diverso e la protagonista è diversa dal solito, figuriamoci se tu mi presenti mille sfaccettature proprio sul più bello della precedente! Un giretto le eliche se le fanno, eh (capite il riferimento)... Poi, però, con il passare delle pagine la lettura è diventata sempre più coinvolgente e ricca di azione, scoperte e scene belle intense, sicché tutti questi diversi sguardi sono diventati sopportabili.

Questo è un libro preparatorio, pone le basi per quello che accadrà nel suo seguito e lo fa anche egregiamente, perché riesce a darci un quadro complessivo della situazione e al contempo lasciarci il gigantesco dubbio sul come le cose verranno sistemate.
A parte Manon, i nuovi personaggi mi hanno conquistata sin da subito e ora sono curiosissima di scoprire quali saranno le loro sorti, soprattutto visto che il finale è stato abbastanza tremendo, Dorian è finito in una certa maniera, Aedion in una diversa, Chaol idem, e Rowan e Celeana sono giunti a un punto tale che tu ti chiedi cosa succederà, perché l'impressione è quella che anche in "Queen of Storms" i personaggi saranno tutti abbastanza sparpagliati (ergo millecinquecentocinquanta PoV, ma se c'è anche quello del Principe Fae la situazione mi piace un po' di più) e i casini saranno ancora più grandi.
Insomma, un libro che non è partito benissimo ma che si è ripreso bene, al punto da lasciarti il cuore spezzato e in pieno mood #mainagioia.
Voto:

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