martedì 31 ottobre 2017

Recensione Silver, L'ultimo Segreto

Titolo: Silver, L'ultimo Segreto
Autore: Kerstin Gier
Genere: Urban Fantasy
Casa editrice: Corbaccio
Prezzo: €16.40 (copertina rigida)
Pagine: 361






Trama
Ormai è appurato: nemmeno nei sogni si può stare in pace. Prima, quando Liv viveva a casa sua, i sogni erano affari suoi, ma adesso che si è stabilita a Londra insieme alla sorella Mia da Ernest, il nuovo compagno della madre Ann, sembra che tutti ne sappiano più di lei. In primo luogo Grayson, il fratello appena acquisito, e poi tutti i suoi amici. Da quando le sono apparsi in sogno in un cimitero, intenti in una cerimonia esoterica, Liv è costretta a condividere con altri ragazzi non solo la scuola, ma anche la notte e i suoi incubi. Da un certo punto di vista questo può avere i suoi aspetti positivi, specialmente quando Liv è con il fascinoso Henry... ma i sogni sono minacciati da una presenza oscura e inquietante pronta a seguire i ragazzi nei loro spostamenti e, soprattutto, il loro amico Arthur ha deciso inspiegabilmente di rovinare per sempre la loro vita... Di giorno, le cose non sembrano andare meglio in questa famiglia allargata dove c'è ancora qualche rancore di troppo tra Florence, la spocchiosa gemella di Grayson, la mamma di Ernest che mai e poi mai vorrebbe diventare la suocera di Ann e l'autore di un blog anonimo che si diverte a spiattellare tutti i segreti di Liv. Certo, c'è Henry, il suo meraviglioso fidanzato, ma cosa farà quando scoprirà che Liv gli ha mentito?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi è Halloween! Quel giorno in cui la sera ci si traveste come zombie o streghe, o altri esseri spaventosi (tipo Sebastian... ma nessuno capirebbe), quel giorno in cui ci si racconta storie dell'orrore e si va di casa in casa a fare "Dolcetto o scherzetto" e... ah, dimenticavo, c'è sempre la scuola, io sono un po' troppo grande per reclamare dolcetti, e le feste dove in teoria ci si potrebbe travestire sono quelle in cui c'è più alcol e altro di quanto se ne possa vedere in tutta una vita intera. Cattivi film americani che fanno sognare. Come quando, dieci anni fa, si guardava High School Musical e si credeva che al liceo avremmo cantato e trovato ragazzi fighi come Zac Efron nei panni di Troy Bolton. Io l'ho sempre detto, non è solo la Disney a illuderci...
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro molto creepy, giusto per essere in tema, libro che... non è affatto creepy, ma che mi è piaciuto molto, anche se ho passato i primi minuti a pensare "O cavolo, cosa era successo nel volume precedente? Com'era finito? Oddio, raga, qui c'è da preoccuparsi, ho diciassette anni e zero memo- oh no, adesso qualcosa mi ricordo!" perché il volume precedente l'ho letto l'estate scorsa e, come vi ho già detto, sono veramente pessima a continuare delle serie.
Ma bando alle ciance e cominciamo!

Ritroviamo i nostri amici in un'apparentemente normale giornata scolastica, Liv, Grayson e Henry chiacchierano a mensa tranquillamente, fino a che qualcosa li mette in allerta: di fronte a una scena simile i tre e tutto il resto della scuola rimangono basiti, ma loro sanno bene che dietro a tutto questo c'è Arthur, il loro vecchio amico, ex-ragazzo di Anabel (per intenderci, quella pazza) che è passato al lato oscuro e cerca di farglielo capire in tutti i modi. Arthur non si è accontentato di "possedere" Mia, la sorella di Liv, ma ora minaccia di fare la stessa cosa a molte altre persone, per provare il suo potere, e sembra essere inarrestabile.
Anche il mondo dei sogni sembra, però, essere permeato da un'aura di oscurità, non è più un posto molto sicuro, soprattutto da quando Anabel ha affermato che esiste un Demone, quello a cui tutti loro hanno fatto giuramento, che non è contento e che programma di ucciderli tutti quanti. All'inizio, nessuno crede a lei, pensano che sia una proiezione, un qualcosa dovuto alla sua insania, tuttavia accadono certe cose che li fanno mettere tutti sull'attenti, al punto da cercare di trovare delle informazioni che spieghino qualcosa.
Ma se, in generale, la loro vita e sconquassata da Arthur e Anabel, nel privato non va molto meglio: fra i preparativi per il matrimonio della madre di Liv, le liti domestiche, le opinioni divergenti, Secrecy e molto altro, non c'è più un minuto di tranquillità.
Riusciranno i nostri eroi a mettere fine a tutta questa storia, a svelare tutti i segreti e a riportare un po' di santa pace nelle loro vite?

Allora, noi eravamo sicuri di averne viste di tutti i colori con Liv? Di aver visto il massimo delle sue marachelle? Ahahah, che ridere! Che illusi che siamo stati... Eh sì, perché il lupo perde il pelo ma non il vizio, e la nostra amata protagonista continua ad infilarsi in guai più grandi di lei, e lo fa già dalle prime pagine! Io non so proprio come faccia, è una calamita naturale per le situazioni difficili e se ne esce sempre, o quasi, combinando qualcosa, per poi rimproverarsi perché non doveva agire così. Sul serio, ci sono dei momenti in cui è veramente esilarante, parla o agisce e ti ridi perché vedi il modo in cui non riesce a togliersi da una situazione imbarazzante e poi continui a ripeterle che prima o poi verrà smascherata o qualcosa andrà contro il suo bellissimo (si fa per dire) piano.
Però, a parte le risate assicurate, Liv è anche una testa dura, quando si mette in testa qualsiasi cosa deve poi continuare su quella scia, è determinata a non lasciare le cose in sospeso e a comprendere il più possibile della situazione in cui si è trovata; per non parlare di quanto si possa vedere il suo amore per certe persone e la sua voglia di proteggerle dal male in persona (aka Arthur).
E la cosa che mi piace di più di lei è la sua naturalezza, il modo in cui affronta le situazioni difficili anche quando è spaventata a morte, ma è nelle sue vene il non ritirarsi di fronte alle difficoltà.
Ah, tra l'altro, devo anche ammettere che per una volta non ho pensato che lei sarebbe finita meglio con Grayson, anzi mi è abbastanza piaciuta insieme a Henry, forse anche per il fatto della sua bugia e il fatto che lui ha mostrato con lei un lato diverso, che non avrei mai creduto potesse avere.

Ora, torniamo a riprendere il formato di qualche recensione fa e a fare una bella carrellata di personaggi.
Il primo di cui vi voglio brevemente parlare è Grayson: non so se lo sapete, ma lui è uno dei miei preferiti in questa trilogia e qui non è stato da meno, si è vista la sua intelligenza, il suo essere razionale e la sua capacità di arrivare al nocciolo della questione come un bravo investigatore; certo, c'è da dire che non si mostra sempre come un ragazzo tutto d'un pezzo, però chi ha detto che devono essere tutti fortissimi? Nessuno, perciò a noi ci piace così com'è.
Poi abbiamo Henry, il ragazzo di Liv che ha fatto cose che on avrebbe mai dovuto fare, ma noi l'abbiamo perdonato (e con noi intendo me, myself and I) e ora ci è diventato pure più simpatico di prima! Ah, guarda che vita, un momento prima daresti due schiaffi a una persona e quello dopo le stringeresti la mano... Anyway, in questo ultimo volume si è dimostrato molto più carino, sempre macho e sempre sorridente, anche quando la situazione stava diventando parecchio spinosa, e in alcuni momenti è stato anche tanto dolce, veniva quasi da dirgli "Ti prego, anche tu, non puoi diventare reale?" per via del modo in cui si comportava con la protagonista... you made me a proud mama. *si asciuga una lacrima di commozione*
Come non menzionare Mia, la sorellina di Liv? Che sono della stessa famiglia si vede, sono una squadra incredibile, però fra le due la più piccolina è quella più intelligente: non solo è furba, ma è anche brava a risolvere i misteri, come quello di Secrecy, la famosissima blogger senza peli sulla lingua di cui nessuno sa nulla. Insomma, è una piccola Sherlock Holmes in erba.
Poi c'è Jasper, che nello scorso volume era finito in Francia, con tutto il mio cuoricino perché era troppo simpatico e adesso l'abbiamo incontrato di nuovo e... posso dire che lo preferivo prima? Adesso era tutto pace e amore, in versione zen e per me è NO. Rivoglio il mio vecchio Jas-Jas.
E come non parlare dei cattivi della situazione? Diciamo che sia Anabel sia Arthur sono due personaggi misteriosi: la prima non si capisce molto bene da che parte stia, si sa solo che probabilmente ha ancora qualcosina fuori posto nella sua testolina e ogni tanto è pure inquietante; il secondo è veramente passato al lato oscuro, ma non si capisce molto bene il perché, che cosa sia cambiato e per quale motivo abbia deciso di rovinare la vita di mezzo mondo, contemporaneamente sembrando il principe azzurro che tutte (o quasi) le ragazze della sua scuola vorrebbero avere.

Come al solito, anche quest'ultimo volume della trilogia è esilarante, ci sono stati momenti in cui sono scoppiata a ridere come una pazza perché si erano create delle situazione veramente assurde, in cui la nostra Liv ne combinava una dietro l'altra e non riusciva a togliersi fuori da questo macello senza combinare altri casini, per non parlare poi dei momenti in cui stavano preparando il matrimonio della madre, in cui fra la nonna bacchettona e Lottie che faceva ingelosire Charles c'era veramente da morire dal ridere.
Però, devo anche ammettere che, in mezzo a tutto questo divertimento e a questi misteri, di azione ce n'è poca, ma proprio poca! E se, da una parte, questa mancanza era compensata dall'aura misteriosa e dalla paura dei personaggi, dall'altra, quando sono arrivata alla fine mi è mancato qualcosa... avrei sperato in qualche combattimento in più, in qualche corsa contro il tempo per salvare tutti, un po' come era successo ne "La Trilogia delle Gemme", dove la vicenda era molto più avventurosa. Invece, a parte un serpente di qua e uno "zombie" di là, c'era poco e niente, non c'era così tanta ansia e così tanta paura di quello che sarebbe potuto accadere se non proprio alla fine, nelle ultime trenta pagine (forse anche meno), e quello che è successo dopo aver fatto fuori il cattivo non è che sia stato propriamente molto avvincente, mi sarebbe piaciuta più azione, un finale con più pepe, al posto che rimanere in linea con la leggerezza della storia e creare un happy ending spensierato.
Avrei voluto vedere un po' più di difficoltà, di terrore, invece è tutto filato troppo liscio... o meglio, diciamo che mi è piaciuto il modo in cui è filato, però avrei voluto almeno vedere prima un po' più di tormento.

A parte questo, devo comunque dire che mi è piaciuto molto, è stato un finale abbastanza degno per questa trilogia e mi piacerebbe sapere qualcosa di più sulle vite dei personaggi dopo la fine, perché come al solito non è che la Gier abbia chiuso tutto eh, anzi ha lasciato un sacco di porte aperte su situazioni accennate e questo mi dà molto fastidio, perché io sono una persona curiosa e quando finisco un libro devo sapere tutto di quello che succederà dopo, devo sapere l'epilogo di ogni singolo personaggio, o quasi.
Insomma, una bella conclusione, un po' carente di azione, ma esilarante e intrigante al punto giusto.
Voto:

Nessun commento:

Posta un commento