martedì 5 settembre 2017

Recensione Everything, Everything

Titolo: Everything, Everything
Autore: Nicola Yoon
Genere: Young Adult
Casa editrice: Corgi Childrens
Prezzo: 7.62 (copertina flessibile)
Pagine: 320






Trama
La mia malattia è rara tanto quanto è famosa. In pratica, sono allergica al mondo. Non lascio la mia casa, non l'ho mai lasciata in diciassette anni. Le uniche persone che ho sempre visto sono mia madre e la mia infermiera, Carla.
Ma poi, un giorno, un camion dei traslochi arriva nella casa vicina. Guardo fuori dalla mia finestra, e lo vedo. E' alto, magro ed è vestito tutto di nero - t-shirt nera, jeans neri, scarpe nere, e un cappello di lana nero che copre completamente i suoi capelli. Lui mi vede guardarlo e mi fissa. Lo fisso di rimando. Il suo nome è Olly.
Forse non possiamo predire il futuro, ma possiamo predire certe cose. Per esempio, io sono sicurissima che mi innamorerò di Olly. E quasi sicuramente sarà un disastro.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, ufficialmente nell'ultima settimana di vacanza prima dell'inizio della scuola... posso fare i capricci e dire che non voglio tornare fra i banchi? Insomma, ho un sacco di altri libri da leggere da tempi immemori e non sono ancora riuscita a leggerli, quindi questa situazione non mi piace per nulla. Come farò adesso? Troverò tempo per leggerli tutti prima o poi oppure non ci riuscirò? Questo è il dilemma.
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un romanzo molto bello, che sono riuscita a leggere dopo circa tre mesi dalla sua uscita qui in Italia.
Ma bando alle ciance e iniziamo!

Madeline è sempre stata una bambina molto malata: la madre le racconta che sin dai primi mesi di nascita aveva notato che qualcosa non stava andando per il verso giusto, che lei aveva sempre la febbre e malanni vari, fino a che non ha scoperto che era allergica al mondo, all'aria contaminata e l'ha rinchiusa in una casa dove nessuno entra ed esce senza aver prima fatto una disinfestazione e da cui lei non può mai scappare.
Dopo parecchi anni, ora che ha quasi raggiunto la maggiore età, Madeline ha accettato la sua condizione, anche se ogni tanto si ritrova a chiedersi come sarebbe trovarsi là fuori. Tutto va a gonfie vele fino a che non si trasferisce una famiglia nel loro quartiere e la protagonista inizia a interessarsi a loro, in particolare al ragazzo, Olly, con cui presto inizierà a scambiarsi delle mail.
Senza neanche rendersene conto, incomincerà a provare dei sentimenti per lui, che eromperanno a partire dal momento in cui si incontreranno per la prima volta senza un vetro che li separa. Sarà così che si ritroverà a sognare in grande e a desiderare sempre di più di poter essere una ragazza normale, ma dovrà fare ben presto i conti con sua madre, che ha tutte le intenzioni di tenerla al sicuro il più possibile dal mondo esterno, non permettendole, forse inconsciamente, di vivere.

Madeline è una ragazza di quasi diciotto anni affetta da una grave malattia che le impedisce di vivere all'aria aperta come tutti gli altri. Questo non è mai stato un grande problema per lei, certo, le piacerebbe molto essere normale e ogni tanto sente la nostalgia della vita che avrebbe potuto avere, però si diverte anche così, rimanendo in casa a leggere e a scherzare con la sua infermiera Carla che è diventata quasi parte integrante della famiglia. L'unica cosa che veramente non le piace più di tanto è il fatto che non può ricevere visite e quando succede la persona che arriva a casa, che è generalmente il suo tutor, spende forse più tempo a disinfettarsi tutto che ad aiutarla veramente.
Tutto sommato, la vediamo tranquilla con la sua condizione, in pace con se stessa anche se ogni tanto qualche pensiero non proprio propositivo ce l'ha.
Quando nella casa a fianco si trasferisce Olly con la sua famiglia, il suo atteggiamento inizia a cambiare: se prima trascorreva molto tempo con la madre quando lei rincasava dopo il lavoro, ora passa le serate a chattare con il ragazzo (e le nottate), mente spudoratamente su cosa le faccia ridere quando viene beccata a sorridere e corrompe la sua amata infermiera per permettergli di incontrarlo. Insomma, si innamora di questo ragazzo che possiede una vita proibita a lei, ma non le importa di questo grosso limite, perché quello che prova per lui è qualcosa di completamente nuovo dal volerlo vivere appieno, nonostante debba mentire alla madre per non farle scoprire dei loro incontri segreti.
Tutto questo, tutte le azioni che compie, non fanno che mostrare quanto sia una ragazza forte, determinata, ma anche in parte rassegnata al fatto che non uscirà mai di casa, cosa che presto farà sentire maggiormente il suo peso.

Olly, invece, è un ragazzo normale, con una vita normale fatta di "giochetti" all'aria aperta, scuola, amici e quant'altro; l'unica pecca è che il padre non è più il dolce uomo che era una volta, ma ha iniziato a bere e a trattare male la sua famiglia. Quando incontra Madeline ne è subito affascinato, crede che sua madre sia solo un genitore molto severo che l'ha messa in punizione e quando scopre la verità sulle sue condizioni non si spaventa e continua a frequentarla, mostrandosi a lei per il ragazzo che è, dolce, simpatico, amante della matematica (caro amico ti stimo! P.S. leggetelo cantando) e amante della sua famiglia, desideroso di mettere a posto le cose, ma anche impacciato in certi casi e capace di non fare lo sbruffone.
Vedere il suo rapporto con Madeline crescere giorno dopo giorno è stato bellissimo perché loro due sono veramente teneri insieme, e vediamo anche che a lui non importa se lei non può uscire di casa, a lui importa solo che lei stia bene, sia fisicamente sia con lui stesso.
Insomma, è veramente un ragazzo d'oro, certe volte mi sono chiesta come facesse a fare determinate cose per poi non trovare altra risposta se non il fatto che al mondo ci sono persone che se ne infischiano di tutto e che desiderano solo essere felici con qualcuno a cui vogliono bene e che questo qualcuno sia felice con lui.

Menzione speciale per l'infermiera Carla.
Allora, posso dire che è il mio personaggio preferito di questo libro? Senza offesa per i protagonisti, ma lei porta il mio stesso nome e noi Carle siamo troppo simpatiche, quindi mi è piaciuta un sacco: è simpatica, ripeto, ma sa anche essere seria; è altruista, perché aiuta la protagonista in più di un'occasione (e anch'io aiuto spesso la gente, specie con i compiti XD); ma soprattutto la sa sempre lunga su tutto, non le sfugge niente e cerca sempre di far capire alla protagonista che non è scema e che gli occhi per vedere che lei sta cambiando ce li ha, scoccandole quel tipo di occhiate che io scocco ogni tanto a qualche mia compagna di classe, come per dirle che ho capito di cosa stia parlando. Poi le piacerebbe leggere ma non ha tempo di farlo e questa è esattamente la versione che esiste di me durante il periodo scolastico, quando ho così tanto da studiare che i libri li saluto da lontano (invece, d'estate mi do alla pazza gioia e leggo circa un libro al giorno...).

Quello che mi è piaciuto di più del libro è il fatto che piano pianino la protagonista capisce che così come è adesso non sta vivendo veramente, sta solo sopravvivendo, e non le piace questa cosa. Infatti, io credo che sia importante correre dei rischi per divertirsi nonostante tutto, soprattutto quanto si sente che la vita che viene vissuta non è quella dei nostri sogni oppure non è quella che noi chiameremmo vita... non dico che bisogna fare gli scriteriati per vivere, ma qualche volta uscire dal proprio habitat, dalla propria comfort zone, può farci capire cose che prima non avevamo afferrato, però bisogna comunque usare il cervello e non mettersi nei guai perché va bene vivere, ma non dobbiamo strafare.
Mi rendo conto che io di rischi non ne corro, tutt'al più il rischio più grande che io abbia corso è stato leggere "After" e leggere i Dark Romance, a cui prima non mi sarei mai avvicinata, mentre adesso mi piacciono un sacco, però le buone intenzioni le ho e prima o poi uscirò dalla mia casetta di cristallo, ma non c'è fretta.
Vogliamo poi menzionare il fatto che io avevo già capito come sarebbe finito da tempo? Adesso vi spiego: un paio di mesetti fa ero andata in libreria perché avevo un buono da spendere e avevo adocchiato questo libro, di cui sapevo già qualcosa perché avevo visto il trailer del film e avevo letto qualcosina su Internet; alla fine, non presi questo libro, ma un altro, però iniziai a rimuginare su come lei sarebbe potuta uscire fuori e cose così, finché non mi sono detta "ma vuoi vedere che...?". Vi dico solo che ancora prima di leggere il libro, solo conoscendo la trama io avevo già capito tutto, il che fa capire come il mio intuito da detective sia particolarmente affinato (o si dice affilato? Mmm).

Concludendo, mi è piaciuta molto questa storia, il modo in cui è stata sviluppata, i personaggi e Carla in particolare (ciao omonima); è stata una bella avventura che mi ha strappato qualche sorriso, qualche risatina e qualche momento di ansia, ma anche un paio di farfalline nello stomaco (quando leggo un libro che reputo bello bello sento sempre queste farfalle), sebbene non tantissime.
Insomma, una bella lettura, dolce, pucciosa, come si dice, anche se non proprio "perfetta", nel senso che come sensazioni che mi ha regalato c'eravamo quasi, ma non proprio al punto da poter dare un Daemon, e nemmeno un Peeta e mezzo perché recentemente ho letto un libro che è più da Peeta e mezzo di questo e ho deciso che cercherò d'ora in poi di non strafare troppo con i voti, di seguire una certa logica per tutti e di non fare nuove regole con ogni singolo libro (ogni tanto tendo a farlo).
In ogni caso, ve lo consiglio se volete qualcosa di dolce e leggero.
Voto:

2 commenti:

  1. Ehi! Anche io l'ho trovato un libro QUASI perfetto (gli ho dato quattro punti su cinque)...
    Comunque, sono d'accordo su Carla ;)

    p.s. adoro il modo con cui attribuisci i punteggi XD

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