giovedì 18 maggio 2017

Recensione Lontano da Te

Titolo: Lontano da Te
Autore: Jennifer L. Armentrout
Genere: New Adult Paranormal
Casa editrice: Nord
Prezzo: €14.90 (copertina rigida)
Pagine: 316






Trama
Ivy Morgan è una sopravvissuta. Rimasta orfana a diciotto anni, ha imparato in fretta cosa significa doversela cavare da sola e, adesso, non permette agli altri di avvicinarsi a lei, di entrare nella sua vita. Anche perché non vuole rischiare che le facciano troppe domande su come trascorre il suo tempo. Nessuno infatti deve sapere che i genitori erano affiliati a un antichissimo Ordine segreto e che, con la loro morte, è toccato a lei ereditare la loro missione...
Ren Owens è l'ultima persona al mondo per cui Ivy dovrebbe provare interesse; è impulsivo, imprevedibile, ed è troppo arrogante perfino per essere un membro dell'Élite, la sezione dell'Ordine cui vengono affidate le operazioni più rischiose. Eppure è come se Ren l'avesse stregata. Quando guarda i suoi profondi occhi verdi, Ivy sente di volere un destino diverso da quello cui è condannata: sente di volere... lui. E, per la prima volta, ha l'impressione di potersi davvero fidare. Almeno finché non intuisce che Ren le nasconde qualcosa, un segreto che potrebbe distruggere tutto ciò per cui lei ha lottato...
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e anche oggi nessuna gioia all'orizzonte, specie se ci si mettono le verifiche che mi impediscono di leggere i millecinquecentocinquantanove libri che avrei bisogno di leggere perché senza di essi io non vivo! Okay, forse sto un po' esagerando, vivo lo stesso se per qualche giorno non leggo, però sento che tutte quelle belle storie che si trovano sulla mia libreria stanno esercitando su di me un richiamo magnetico ed è doloroso dover dire a ognuno di loro: "Purtroppo non ancora, ma le nostre strade si incroceranno presto, ve lo prometto".
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di un libro che mi è piaciuto veramente tanto, un bel Paranormal della mia autrice preferita che mi ha fatto immergere nel mondo dei Fae, un territorio per me ancora abbastanza inesplorato.

Ivy è una giovane donna che vive a New Orleans, una città relativamente e apparentemente tranquilla e piena zeppa di turisti: quello che, però, in pochi sanno è che per le sue strade si trovano delle figure pericolose, fate che uccidono gli umani di cui si nutrono o che li soggiogano per far fare loro quello che vogliono privandoli della loro razionalità.
Ivy e l'Ordine, l'"associazione" per cui lavora, hanno da sempre il compito di eliminare questa minaccia, ma cosa succederebbe se non fosse l'unica? E' quello che, suo malgrado, la nostra protagonista si troverà di fronte: una fata che rimane indenne a tutto ciò che dovrebbe riportarla nel suo mondo, che la segue, un nuovo membro dei cacciatori che si rivela molto misterioso (oltre che un uomo dagli occhi magneticamente verdi), una talpa interna e molto altro.

Come al solito, anche in questo caso ci troviamo davanti a una protagonista con tutte le carte in regole per cacciarsi nei guai, è inevitabile per lei impicciarsi di cose che non dovrebbero interessarle, ma è più forte di lei, è come mettere un pezzetto di formaggio sotto il naso di un topolino: prima o poi, più prima che poi, lo mangerà, ma farà anche attenzione a eventuali trappole. E non mi riferisco soltanto al suo lavoro, oh no, quello che intendo io è che non può fare proprio a meno di esser attratta dal nuovo arrivato, "Occhi Verdi": il loro dovrebbe essere un rapporto puramente professionale, solo che al cuore non si comanda e quando si incontrano per la prima volta qualcosa scatta, una piccola scintilla che potrebbe rivelarsi pericolosa.
Tuttavia, nonostante Ivy sia una ragazza forte, in grado di controllare tutto, i suoi sentimenti e le sue azioni, non può lasciarsi andare, non ci riesce neanche, i suoi ricordi la investono come un treno in corsa e lei rammenta ogni secondo la promessa che aveva fatto a se stessa e che, a quanto pare, non ha intenzione di infrangere: creare il minor numero possibile di relazioni sociali per non soffrire qualora succeda qualcosa, perché accadrà, nessuno di quelli che fanno il suo stesso lavoro e che le stanno vicino vive tanto a lungo...

Ora si arriva alla parte bella: il protagonista maschile, nonché mio nuovo bookboyfreind (insieme a Daemon, Aiden e una ventina di altri ragazzi), Ren.
Quando l'ho incontrato per la prima volta durante la lettura, la mia mascella è caduta nell'appartamento della signorina di sotto: ha gli occhi verdi! Come qualcun altro che conosciamo molto bene ;) E niente, poi ha iniziato ad agire e parlare e io mi sono sciolta pian pianino perché è troppo... troppo... insomma, è forte, una testa calda ma mai quanto Ivy, un freddo calcolatore e un combattente molto valido.
Sin dall'inizio la sua figura è caratterizzata da un alone di mistero, non può essere arrivato a New Orleans così, a caso, ci deve essere un motivo ben preciso, che noi non possiamo ben comprendere, non certamente nell'immediato.
Di lui non sappiamo moltissimo e quello che si conosce non ve lo dirò di certo io, ma una cosa è certa, fra i due giovani accadrà qualcosa. E la cosa più bella è vedere Ren che cerca Ivy, sì, la cerca perché vuole stare con lei e perché probabilmente anche a lui piacciono i misteri, però ogni tanto si dimostra un po' scostante, non sempre rimane il ragazzo solare che può apparire, ma si oscura oppure diventa freddo, come se qualcosa di male fosse accaduto e lui non sappia che altro dire o fare.
Insomma, un bel tenebroso con i fiocchi.

E poi c'è Campanellino, una cosina piccolina piccolina ma capace di strapparti un sorriso sin dal primo istante, quando lo incontri collassato in cucina, Ah, se ci fossero un bel po' di Campanellino qui nel mondo reale saremmo tutti più felici e sorridenti perché lui è una fatina simpaticissima, con la sua personalità dona un senso di pienezza alla stanza (e, secondo me, alla vita di chi lo circonda). Oltre tutto, è un Potterhead! Cioè, insomma, quand'è che ci ricapita di trovarne uno in un esserino del genere?
Tuttavia, nonostante la sua piacevole e ingombrante personalità, nonostante faccia proprio tanto ridere, c'è da ammettere che anche lui è misterioso (mamma mia, lo sono tutti qui dentro!): sappiamo come è arrivato sulla Terra e come Ivy lo abbia "adottato", però non sappiamo molto sul resto della sua vita... ma soprattutto, e questa è la cosa più seria, non sappiamo cosa combini quando si trova da solo nella sua camera e si sentono provenire strani rumori da là dentro! Però è comunque troppo forte, c'è niente da fare!
*inizia a pregare il paparino perché le trovi un Campanellino tutto per sé*

Dunque, una cosa interessante è il fatto che la storia di svolga a New Orleans e questo mi ha fatto riflettere su una cosina: com'è che quando qualcuno ambienta la propria storia qui devono sempre esserci dei pazzi scriteriati, dei turisti che ricalcano un po' i cinesi, che passeggiano per le strade e fotografano tutto ciò che trovano (fra un po' anche le cacche di cane), e degli omicidi? Insomma, prima "The Originals", ora questo libro, ma un po' di pace in questa città non la si trova mai? Streghe, fate, vampiri e chi ne ha più ne metta, sembra un covo di matti... ma cos'è che la rende così speciale e ricercata? Forse, il posto in sé potrebbe avere qualcosa di fantastico e di magico, di folkloristico, però mi piacerebbe sapere cosa fa sì che sia una meta di attrazione per persone e... be', altro.

Un'altra cosa interessante, che mi affascina, è certamente la presenza delle fate, creature fantastiche qui descritte in maniera diversa da come me le ero sempre immaginate: non sono più quegli esseri dotati di ali e abiti colorati che festeggiano sempre e che sanno essere vendicativi, o almeno non lo sono sulla Terra, dove si sono trasformate in zombie che hanno bisogno di nutrirsi degli umani per evitare di veder scomparire il loro bell'aspetto.
Insomma, non hanno proprio più nulla di simpatico, sono solo degli affaristi che vogliono conquistare il nostro mondo e a cui non importa degli umani, gli importa solo di se stessi.
Però, prima di dire che sono veramente cattivi bisognerebbe vedere come si comportano nel loro mondo, quindi non esprimerei ancora nessun giudizio definitivo, solo che ora come ora mi stanno un po' antipatici.

Quello che mi è piaciuto di più di questo libro è che, sebbene non ci sia moltissima azione (combattimenti e cose simili), riesce a tenere l'attenzione fissa sulla storia per via del mistero che è sempre dietro l'angolo: tutto e tutti sono misteriosi, persino la protagonista lo è all'inizio, e questo fattore l'ho apprezzato molto perché si scoprono diverse cose in diversi momenti, non viene detto tutto subito e non risulta, a mio parere, nemmeno prevedibile, anche se ormai sono diventata talmente perspicace che la rivelazione finale l'avevo già capita (modestia portami via).
Insomma, "Lontano da te" è un'altra piccola opera d'arte della zia Jenny, la scrittura è sempre fluida e "semplice" ma efficace, in grado di farti calare in questo mondo magico e di farti appassionare alla storia e alle vite dei personaggi, che si rivelano sempre imprevedibili (vedi Campanellino: non sai mai dove e come te lo ritrovi e cosa potrebbe succedere con lui).
Voto:

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