martedì 14 febbraio 2017

Recensione The Wrath and the Dawn's Novellas

Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi si inizia a scrivere questa recensione qui in alto e non sotto la scritta Recensione perché oggi ne farò tre in una ma separate, quindi mi sembrava giusto fare un'introduzione subito perché ci saranno tre scritte Recensione e non sarebbe stato giusto fare l'intro solo sotto la prima (lo so, sono strana, ma anche queste cose hanno un anima e non bisogna fare torti a nessuno).
Comunque, oggi, in questo giorno di San Valentino (ma perché esiste questa giornata? Per ricordarti che sei single?) sono tornata per parlarvi di tre novelle della duologia "The Wrath and the Dawn", il cui primo volume da noi è uscito con il titolo di "La moglie del califfo": ammetto che non ero neanche a conoscenza della loro esistenza, l'ho scoperto non molto tempo fa quando, navigando su Amazon, mi sono imbattuta nelle loro cover e ho deciso che avrei dovuto leggerle e ho fatto bene perché anche se sono piccoline ci danno dei punti di vista interessanti sulla storia.
E adesso ve le presento.


Titolo: The Moth and the Flame
Autore: Renée Ahdieh
Genere: Retelling (Fantasy)
Casa editrice: G.P. Putnam's Sons Books for Young Readers
Prezzo: €0.94 (ebook)
Pagine: 37






Trama
E' iniziato tutto come una giocosa, sebbene pungente, chiacchierata prima di risalire fino a una scommessa fatale con uno dei più noti libertini - il Capitano della Guardia, Jalal al-Khoury - che potrebbe aver finalmente incontrato la sua metà in una bella, sebbene altezzosa, ancella, Despina. Ma anche lei sembra aver incontrato la sua metà nel bellissimo Jalal. Quello che inizia come una battaglia tempestosa di volontà e ingegno diventa in poco tempo una relazione appassionata stimolata da una tragedia della peggior specie.
Recensione
In questa prima novella la protagonista è Despina: a palazzo è giunta Ava, la moglie del califfo, e si è portata dietro il suo seguito, ma l'ancella non demorde e continua a sperare che lei la chiami, di modo da mostrarle il suo valore e la sua bravura nel scegliere come acconciare una califfa; mentre quindi aspetta di venir chiamata da Ava e mentre comprende che tutto ciò che sembra volere è essere amata da Khalid, nella sua vita si affaccia Jalal, il Capitano della Guardia.
Nonostante Despina sappia di non doversi avvicinare a lui perché per lui non potrà mai essere più di una conquista, accetta comunque la sfida che lui le lancia ed è così che finisce per innamorarsene contro ogni previsione, ma la vita a palazzo sta per essere scossa da un avvenimento terribile che porterà a giorni di oscurità.

Come possiamo constatare, Despina si rivela una donna alquanto calcolatrice, pianifica il modo in cui riuscirà ad entrare nelle grazie di Ava e si rivela molto furba nel momento della sfida con il Capitano; da quello che possiamo vedere è una persona molto determinata e tosta, di quelle che combattono da sole e che, per tanto, non hanno bisogno di un eroe al loro fianco. Tuttavia anche lei non può non cedere al fascino di un uomo e non può fare a meno di provare sentimenti molto forti, sebbene sappia benissimo che non ci potrà mai essere una possibilità per loro due perché appartengono a due classi sociali differenti: è in questo contesto che scopriamo il lato dolce del suo essere e che vediamo anche riaffiorare la determinazione, quella stessa che l'ha accompagnata ne "La moglie del califfo".

Jalal è il tipico donnaiolo: per quanto possa essere dedito al suo lavoro trova anche spazio per divertirsi con le donne e, in questo caso, con Despina, per la quale prova qualcosa di più di un semplice interesse: è così che vediamo il suo lato più affascinante, quello che tira fuori per conquistarla e quello che crea un mix terribile insieme alla sua simpatia.

Infine, intravediamo un personaggio di cui non sappiamo molto: Ava è la moglie del califfo del Khorasan e sin da subito notiamo che c'è qualcosa che non va, non la vediamo mai con lui e sembra una persona molto triste, oltre che molto insicura e timorosa ad avvicinarsi al suo stesso marito per paura forse di deluderlo o di non essere di suo gradimento.

Sebbene questa storia sia molto breve, abbiamo la possibilità di affacciarci sui primi attimi della storia d'amore fra Jalal e Despina, oltre che sul periodo precedente alla maledizione di Khalid, e questo mi è piaciuto molto perché penso sia interessante vedere l'origine delle cose attraverso gli occhi dei personaggi e non tramite un loro racconto, perché in questo modo si riescono a sentire le sensazioni che determinati avvenimenti hanno scatenato.

* _ * _ *

Titolo: The Crown and the Arrow
Autore: Renée Ahdieh
Genere: Retelling (Fantasy)
Casa editrice: G.P. Putnam's Sons Books for Young Readers
Prezzo: gratis (ebook)
Pagine: 12






Trama
Sono passati settantun giorni e settantun notti da quando Khalid ha iniziato a uccidere le sue mogli. In questo giorno, Khalid segnerebbe la perdita della settantaduesima ragazza, Shahrzad al-Khayzuran. Khalid non sapeva quante albe avrebbe potuto sopportare ancora. E c'era qualcosa in quest'ultima ragazza che catturò il suo interesse. Non solo lei si era offerta volontaria per sposarlo, ma alla loro cerimonia lei non era sembrata nemmeno un po' terrorizzata. Infatti, quello che aveva visto nei suoi occhi non era altro che un odio puro. Lei stava per perdere la sua vita. Perché non aveva paura? Perché l'odiava così tanto? Lui non era mai andato prima nelle stanze di sua moglie prima della sua morte all'alba. Stanotte sarà diverso.
Recensione
In questa seconda novella ci troviamo negli stessi attimi del'inizio del primo volume della duologia, ma questa volta vediamo il tutto attraverso gli occhi di Khalid: è ormai pronto per andare a sposare colei che dovrà poi uccidere il giorno dopo quando il padre di Jalal gli porta una notizia che lo sconvolgerà non poco, ovvero che la ragazza si è offerta volontaria.
Tra lo sgomento iniziale, Khalid non può fare a meno di chiedersi il perché, che cosa l'ha spinta ad andare verso la sua morte e non riesce a togliersi il pensiero dalla testa, così decide di chiedere alla sua migliore ancella, Despina, di indagare sulla ragazza: quando, poi, la vede entrare nella sala, si incuriosisce ancora di più perché vede che non ha paura di lui, non hanno dovuto trascinarla all'interno come tutte le altre, ma lo guarda e quello che vede nei suoi occhi è solo odio, odio che non riesce a capire da dove arrivi e che desidera scoprire quella notte stessa.

Dunque, Khalid si mostra in questa novella per quello che è, ovvero un ragazzo che è costretto a uccidere le sue spose all'alba del giorno dopo il loro matrimonio e questo gli provoca non pochi sensi di colpa, sebbene sappia che tutto questo lo sta facendo per salvare il suo popolo; ma oltre ad essere un giovane uomo con un peso troppo grande sulle sue spalle, è anche un ragazzo molto intelligente e curioso, forse desideroso di fermare tutte queste morti, pur sapendo di star facendo il tutto per la sua gente, e inconsapevolmente in cerca di qualcosa che lo spinga a farlo.

Shahrzad si mostra come la nostra solita protagonista che conosciamo: a dir poco badass, entra in quella sala come una donna fiera e non spaventata, come una che ha una missione da portare a termine e che intende farlo a qualsiasi costo, per sé, per tutte le altre ragazze e per la sua amica, in particolare. La sua presenza è sicuramente diversa da quella delle altre ragazze precedenti che hanno sposato il califfo, già il solo leggere di lei che entra in quella sala con il mento alto fa presagire che lei sia diversa e che tutto sarà diverso con lei, soprattutto vista la sua determinazione a mettere fine a tutto questo (cosa che noi sappiamo da "La moglie del califfo").

Ancora più breve della precedente novella, si fa veramente in fretta a leggerla, nemmeno dieci minuti e, tuttavia, per quanto breve, ci dona un interessante sguardo sugli istanti che porteranno a una svolta nella vita di Khalid e vedere quegli stessi istanti dal suo punto di vista ci permette di vedere il suo dolore per tutto quello che sta accadendo e l'impotenza perché sa che, apparentemente, non si può fare nient'altro.

* _ * _ *

Titolo: The Mirror and the Maze
Autore: Renée Ahdieh
Genere: Retelling (Fantasy)
Casa editrice: G.P. Putnam's Sons Books for Young Readers
Prezzo: gratis (ebook)
Pagine: 11






Trama
La città di Rey sta bruciando. Con il fluttuare del fumo, il fiammeggiare degli incendi e il fuggire del suo popolo, Khalid corre indietro per difendere la sua città, e proteggere la sua regina. Ma Khalid arriva troppo tardi per fare qualsiasi cosa. Lui e i suoi uomini arrivano e trovano la città in rovina, nient'altro che un dedalo di distruzione, e Shahrzad se n'è andata. Ma chi avrebbe potuto creare una devastazione del genere? Khalid teme di sapere già la risposta, il prezzo per aver scelto l'amore al popolo di Rey è fin troppo evidente.
Recensione
In questa ultima novella, ripercorriamo il momento in cui Khalid scopre la distruzione della sua città: quando la vede, il califfo pensa subito di essere di fronte alla sua punizione per aver tenuto in vita Shahrzad, condannando in questo modo la sua gente a morire; immediatamente, si dirige a palazzo, dove incontra Jalal e vede la devastazione che è stata provocata, come viene a sapere dal cugino, da una tempesta mai vista prima. 
Dopo essere venuto a conoscenza di come è accaduto il tutto e dopo aver pensato che sia stato tutto colpa sua, il suo pensiero va a Shahrzad e chiede al Capitano informazioni, informazioni che non gli piaceranno ma che dovrà accettare perché sa che lì dov'è starà meglio e sarà al sicuro.

Ancora una volta Khalid è il protagonista indiscusso della vicenda: attraverso questo racconto possiamo sentire la sua disperazione, il suo immenso senso di colpa per aver cercato di sgarrare dalla sua maledizione e per aver portato, di conseguenza, la città alla sua distruzione. Ma soprattutto, come già detto, la sua disperazione: vedere questa distruzione l'ho abbatte, però mai quanto la preoccupazione per Shazi e il dolore di saperla lontana da lui, sebbene più al sicuro.

Anche se fanno una piccola comparsa, possiamo vedere di nuovo Despina e Jalal: la prima la vediamo nel pieno delle sue forze e reattiva come non mai, dice praticamente solo una battuta ma possiamo sentire l'essenza di colei che conosciamo, una donna veramente tosta e indipendente; il secondo lo vediamo in un momento delicato in cui sta cercando di mettere tutti al sicuro e vediamo, quindi, trasparire il suo ruolo di Capitano della Guardia oltre che il suo ruolo non certificato di voce della coscienza del califfo.

* _ * _ *

Concludendo, queste tre novelle non sono fondamentali per la lettura della duologia ma sono un'integrazione, ci permettono di vedere avvenimenti da PoV diversi e questi avvenimenti sono tutti e tre all'origine di qualcosa, il primo pone inizio alla maledizione, il secondo allo sconvolgimento della situazione e il terzo al tentativo di combattere quello che sta accadendo.
Decisamente consigliate, anche se sono in inglese, ma sono comunque un modo per ritornare in questo mondo che io continuerò a pensare come un ambiente di Aladdin.
Voto complessivo:

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