martedì 24 gennaio 2017

Recensione C'è qualcosa nei tuoi occhi

Titolo: C'è qualcosa nei tuoi occhi
Autore: Amabile Giusti
Genere: New Adult
Casa editrice: Amazon Publishing
Prezzo: €9.99 (copertina flessibile)
Pagine: 334






Trama
Francisca Lopez è un angelo nero impossibile da conquistare: nel suo passato c'è dolore, violenza subita e inflitta, c'è la delinquenza e c'è il carcere. E c'è un solo uomo, Marcus. Con lui ha condiviso la parte più oscura di sé.
Ma ora Marcus se n'è andato, ha scelto di seguire Penny, la dolce ragazza dalle ciocche pastello per la quale ha deciso di cambiare vita, e Francisca deve costruirsi una nuova identità.
Per farlo, sceglie Amherst, la città di Emily Dickinson, perché la poesia è stata la sua segreta ancora di salvezza. Se poi all'università il corso di poesia contemporanea è tenuto da Byron Lord, un professore giovane, seducente e con un nome decisamente profetico, affascinato dai suoi "occhi di petrolio", la vita di Francisca può davvero sperare in una svolta.
Tra i due nasce uno strano e delicato rapporto: una tenera alchimia d'amore che rischia a ogni momento di essere spazzata via dai segreti di entrambi e dalle tante fragilità di Francisca. Una storia destinata a incrociarsi con la nuova vita dell'indimenticato Marcus e della rivale Penny, in un finale dolcemente inaspettato.
Il sequel di "Tentare di non amarti" ci racconta una nuova vicenda d'amore e riscatto: un viaggio profondo e toccante nell'animo inquieto dei suoi protagonisti così diversi... così uguali.
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla e oggi sono particolarmente contenta perché ritorna "Quantico" e io non vedo l'ora di vedere la puntata, visto e considerato come è finita quella prima della pausa (ovvero malissimo e con mille dubbi).
A parte questo, oggi sono tornata per parlarvi di questo libro di Amabile Giusti, il seguito-non seguito (non so come definirlo) di "Tentare di non amarti" che ha come protagonista Francisca, un personaggio che inizialmente mi era stato molto antipatico e che, con questo volume, è riuscito poi a farsi apprezzare molto di più.

Se prima Francisca era convinta che sarebbe andata via con Marcus e avrebbe vissuto per sempre con lui, ora si ritrova invece delusa e arrabbiata perché lui l'ha lasciata per un'altra.
Nonostante tutto, è riuscita ad andare avanti con la sua vita e adesso va all'università: un giorno si imbatte in un uomo con capelli lunghi e l'aria di chi si è divertito molto durante la notte, ma quello che non si sarebbe mai aspettata è che lui fosse il suo professore, e non un professore qualunque, ma quello di poesia, quella che l'ha aiutata molto mentre era in carcere. Ed è così che fra i due si instaura un rapporto particolare, di quelli che non dovrebbero vedersi fra un insegnante e la sua alunna, ma nessuno dei due può farci molto, sono indubbiamente attratti l'uno dall'altra e potrebbe non essere solo un'attrazione fisica ma qualcosa di più, qualcosa che sta nascendo in un campo minato perché, da una parte, lei è rimasta scottata a causa di Marcus, che è stato l'unico suo ragazzo, mentre lui, dall'altra, custodisce un segreto di cui quasi nessuno è a conoscenza e cosa succederebbe se Fran, o come la chiama lui "occhi di petrolio", venisse a saperlo? Lo vedrebbe sotto una luce diversa o riuscirebbe a guardarlo sempre allo stesso modo?
Entrambi hanno alle spalle storie complicate, ma dovranno riuscire a mettere i loro drammi da parte, se veramente ci tengono l'uno all'altra.

Francisca l'abbiamo conosciuta nel precedente volume come una ragazza tosta, capace di intimidirti con un solo sguardo e incenerirti se non le stai molto simpatica: sin da quando era piccola la sua vita non è stata facile, si è trovata fra le mani un patrigno non molto carino con lei (e chi ha orecchie per intendere intenda) e in risposta ha bruciato la casa con lui dentro, così ha incontrato Marcus e da allora le loro strade non si sono più separate, fino a che entrambi non sono finiti in carcere e dopo è cambiato tutto; se già prima era una ragazza che ha sofferto molto e che ha sempre agito prendendo forza dall'odio, si può capire come sia rimasta dopo il suo abbandono, di certo non felice e con il desiderio di riprenderselo. Ma incontrare Byron la porterà a capire veramente quali siano i suoi sentimenti e questo porterà con sé anche un cambiamento perché da ragazza determinata, forse un po' vendicativa e super tosta, diventerà una donna determinata ad andare avanti con la sua vita, pronta a lasciar andare il passato e vivere nel presente, consapevole dei suoi sentimenti e una Fran molto meno sofferente, più sorridente e serena.

Byron Lord è un uomo molto particolare: all'apparenza può sembrare uno di quei tipi che stanno alzati tutta la notte, di quelli che chiedono una donna e qualcuno gliela serve su un piatto d'argento, ma quando lo conosci puoi vedere come sia una persona genuina, innamorata del suo lavoro e della poesia che permane in ogni momento della sua vita, in ogni pensiero; è sempre gentile, se ha qualcosa da dire cerca di dirtelo nel modo più gentile possibile e se gli dai fastidio ci mette un po' meno gentilezza, però sa anche essere pessimo quando si tratta di far capire a una donna che non le interessa perché ha una voce che ti fa venire voglia di cavarti le orecchie (sempre che si possa dire cavarsi le orecchie...) e perché è tua nonna che te la impone solo per via della sua ricchezza.
E', tuttavia, un uomo che nasconde un grande segreto: tutti sanno che è stato sposato, ma nessuno sa esattamente cosa sia successo alla moglie ed è proprio questo che lo tormenta, ogni volta che sta con Fran non può fare a meno di ricordarsi di quello che è successo, di sentirsi in colpa, ma al contempo non riesce a non pensare a lei, a come sarebbe passare le giornate con lei accanto.
La cosa che mi ha colpito di più di lui è stato il fatto che dietro a una figura da Don Giovanni, si nasconde un animo puro e buono, un uomo che fantastica su una donna non in maniera volgare ma attraverso le poesie e, secondo me, è una cosa molto bella perché in genere si legge soltanto di pensieri normali, mentre in questo caso sono proprio romantici e sanno un po' di vecchio, nel senso che a nessuno, guardando gli occhi di una donna, verrebbe mai in mente una poesia, tutt'al più uno dice: "Che belli, meravigliosi", ma mai qualcosa di più poetico.

Un elemento che mi ha fatto molto piacere sono stati i (pochi) capitoli raccontati dal punto di vista di Penny o Marcus perché, mentre si collegavano in un qualche modo alla storia che stavo leggendo, permettono un ex cursus sulla loro vita, come si sono adattati a vivere alla fattoria, come vivono il loro amore e tanto altro: ecco, questo l'ho apprezzato tantissimo perché molte volte mi chiedo che cosa avranno mai fatto i nostri beniamini dopo la fine del libro, qual è il piano dell'autrice o dell'autore per loro e vedere degli sprazzi, vedere dei momenti della loro vita mi permette di mettermi l'anima in pace, anche se ovviamente la curiosità cresce e inizio a dire: "Pensa se si sposassero... Pensa se avessero dei figli... Pensa se..." e allora necessiterei di qualche informazione in più perché, come vi ho già detto molte volte, io e la curiosità insieme siamo la morte del mondo, come quando la gente ti dice: "Devo dirti una cosa" e poi "Ma no, lascia stare" e tu, normalmente, saresti arrabbiato perché eri pronto per una confessione di qualcosa, mentre io mi rodo dentro dalla curiosità, ho bisogno di sapere per vivere!
Quindi, incontrare nuovamente i nostri Pencus, Marny... vabbe' questa ship mi sa che non ha nome... ma torniamo a noi, incontrarli nuovamente mi ha fatto molto piacere perché li vediamo innamoratissimi ma anche timorosi di allontanarsi. E sono troppo bellini insieme,

Questa storia, come tutte le storie del genere che sto leggendo ultimamente, non è una semplice storia d'amore, dove lui incontra lei, lei si interessa a lui ma inizialmente non vuole cedere e alla fine, dopo un corteggiamento degno dei poeti siciliani o dei trobadori del trecento (sono un po' ironica), si mettono insieme, è un po' più complicato di così.
Questa è una storia di riscatto, di imparare a capire anche quali sono i sentimenti, distinguerli l'uno dall'altro: dico riscatto perché vediamo Fran che inizia a riscattarsi da quello che era diventata a causa delle delusioni, dell'odio, diventa una donna diversa, più matura e meno tendente a picchiarti se la infastidisci perché capisce che non è una brutta persona, non può pensare che lei è così e basta, ma capisce che se lo desidera può cambiare e diventare una persona più solare e meno immersa nell'odio; ma una cosa importante che sta alla base della storia sono i sentimenti, quelli che è facile fraintendere perché talvolta siamo portati a credere che quello che proviamo per una persona sia amore quando è sì amore, ma un amore diverso, quasi platonico, di quel tipo che si instaura tra amici, che ci fa pensare di essere invincibili perché abbiamo trovato qualcuno che ci capisce e ci dà corda, ma il vero amore, quello che generalmente ha la A maiuscola, è quello di chi può anche remarti contro e fermarti perché ci tiene a te e non vuole che tu compia azioni di cui potresti sempre pentirtene, oltre che appoggiarti.

Concludendo, mi è piaciuta molto la storia di Francisca, ho capito meglio anche il perché di certi suoi comportamenti che abbiamo visto in "Tentare di non amarti" e per questo mi è stata un po' più simpatica; come per il precedente volume, la lettura scorre liscia come l'olio e c'è sempre qualcosa da scoprire, qualche dettaglio del passato che non viene rivelato fino alla fine e che ti fa stare con il fiato sospeso perché hai paura che possa accadere qualcosa che sai non ti piacerà.
Forse, non mi è sembrato tanto bello quanto il suo predecessore ma la sua bella figura la fa ed è interessante vedere l'evoluzione di Fran e della storia in base a quello che succede nelle vite dei personaggi.
Voto:

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