martedì 10 gennaio 2017

Recensione Catch the Fire

Titolo: Catch the Fire
Autore: F.N. Fiorescato
Genere: M/M
Casa editrice: self-publishing
Prezzo: gratis
Pagine:






Trama
Evan, promettente studente di veterinaria del secondo anno di università, ha 23 anni ed è un ragazzo riflessivo, pacato e gentile. Il suo carattere lo rende propenso ad aiutare gli altri senza pretendere mai nulla in cambio. E' il classico "bravo ragazzo" cresciuto in una famiglia amorevole che ha accettato senza problemi la sua omosessualità. All'apparenza la sua vita sembrerebbe perfetta, se non fosse per Trey. Trey, annoiato studente di giurisprudenza al secondo anno di università, ha 23 anni ed è un ragazzo sfacciato, arrogante e promiscuo. Il suo carattere lo rende affascinante agli occhi degli altri e colleziona conquiste innumerevoli senza promettere mai nulla in cambio. E' il classico "cattivo ragazzo" cresciuto in una famiglia ottusa e perbenista che non ha mai accettato la sua bisessualità. All'apparenza la sua vita sembrerebbe un casino, se non fosse per Evan. Evan e Trey sono amici d'infanzia. Sono due poli opposti di una calamita, non hanno nessun sogno in comune. Sono come l'acqua e il fuoco. Evan sa benissimo quello che vuole dalla sua vita, lo so da quando ha conosciuto Trey. E sa benissimo che il suo migliore amico non potrà mai dargli quello che desidera. Trey è uno spirito libero, non vuole legami, non vuole appartenere a nessuna etichetta, si diverte andando a letto con chiunque in attesa di trovare la donna giusta con cui avere una famiglia. Evan invece vuole essere quella famiglia che Trey cerca da sempre. Ma la calma e la dolcezza di Evan, così simile all'acqua, potranno mai catturare il fuoco che da sempre alberga dentro Trey?
Recensione
Buongiorno! Qui è la vostra Katy che vi parla, una personcina un po' triste perché ormai si sono concluse le vacanze di Natale, ma al contempo felice perché è ritornata con una nuova recensione qui sul blog dopo due settimane di stacco. In realtà questa sarà una mini-recensione, però, perché ho poco tempo oggi per scriverla e voglio cercare di finirla in questo frangente.
Comunque, oggi vi parlerò di un libro che mi ha abbastanza deluso: è stato il mio primo M/M, il primo libro che io abbia mai letto che fosse completamente incentrato su una storia d'amore fra due individui di genere maschile, però non mi è piaciuto quasi per nulla e per questo ci sono rimasta molto male, mi aspettavo qualcosa di diverso e invece non mi ha soddisfatta. In ogni caso, per il momento ho deciso che abbandonerò il genere e che lo riprenderò fra un po' di tempo perché non mi piace non dare una seconda chance, specie se penso che forse questo potrebbe non essere stato il libro più adatto per cominciare questo genere.

La storia è la seguente: Evan è un ragazzo (o forse dovrei dire uomo) gay, innamorato follemente del suo migliore amico Trey da quando questi è comparso nella sua vita; purtroppo, per parecchi anni è stato costretto a celare i suoi sentimenti e a soffrire, preda di un immane dolore proveniente dalla vista dell'amico insieme ad altre donne.
Un giorno, qualcosa inizia a cambiare: da una parte, sulla vita di Evan si affaccia Jared, un avvocato affascinante che potrebbe aiutarlo a passare oltre questa storia; dall'altra, il rapporto con Trey inizia ad incrinarsi inesorabilmente fino a che le due strade non si separano quasi del tutto. Il fato, però, non è contento di questa loro situazione e troverà un modo per farli stare insieme, ma le cose non saranno facili perché uno sarà troppo ingenuo e l'altro sarà troppo sconvolto da questo fatto e sarà troppo occupato a rifuggere dai suoi sentimenti e lasciare l'amico vivere la sua vita con l'avvocato.
In un'incredibile storia quasi da soap opera vedremo nascere qualcosa fra i due, qualcosa a cui non si potrà sfuggire tanto facilmente.

Dunque, diciamo subito, apertamente, che le cose che mi sono piaciute sono state molto poche: spesso mi ritrovavo a un punto tale in cui la storia iniziava ad ingranare, ma ogni santissima volta c'era qualcosa che faceva planare inesorabilmente il mio entusiasmo, che si manifestava nella mia tipica espressione alla "ah... vabbe'... questa si poteva anche evitare"; i personaggi principali non mi sono stati molto simpatici, l'unico decente è stato quello di Kay, peccato che si sia vista veramente poco. Senza contare il fatto che è stata una lettura al quanto difficile a causa delle numerose volgarità, dette e pensate dai protagonisti o anche solo usate per descrivere certe scene che avrebbero potuto essere descritte in maniera più fine, dato che non si può dire che siano di per sé l'emblema della dolcezza e del romanticismo.

Evan mi è sembrato solo un ragazzo ingenuo al massimo per metà del libro e pure un po' cretino (senza offesa): per carità, gentile, onesto, intelligente, però proprio perché sei dotato di un cervello funzionante, carissimo, non puoi credere che dopo un certo avvenimento con Trey tutto sia cambiato, lui sia cambiato! Guarda, ciccio bello, che le persone non cambiano in una notte, non basta una parolina magica per cambiare o un'azione particolarmente significativa, ma ci vuole tempo, tempo per accettare tutto quello che succede, se stessi e gli altri; e poi, non puoi neanche arrabbiarti se le cose non vanno come avresti voluto, devi capire che il mondo non gira a favore di tutti e che ha dei tempi! Ma cosa pensi, che chi si pente abbia preso questa decisione, si sia illuminato in mezzo secondo? Eh no, bello mio, queste cose non le tollero: ripetersi "questa volta è quella giusta" è un conto, ma avere proprio due fette di prosciutto belle spesse davanti agli occhi è un altro!

Trey, invece, mi è sembrato un tipo che ragiona più con qualcosa più in basso che con il cervello: già si presenta come un donnaiolo incallito che ogni 3x2 deve lenire i suoi istinti animali e non ci siamo proprio, per di più ragiona veramente solo con quello! A momenti concorre con Hardin per colui che fa i pensieri più volgari! Io posso capire il bello e dannato, mi piacciono i belli e dannati, ma quando si aggiunge un "e peggio di uno scaricatore di porto bifolco" non mi piace per nulla: Trey ce l'ha l'aria da tormentato, da chi ha avuto un passato difficile perché non è stato accettato dai genitori, e posso anche accettare il fatto che per questo sia diventato un donnaiolo esperto (tanti altri maschietti di altri libri lo sono stati, prima di redimersi), però le volgarità non le accetto, mi fanno cadere le braccia...

Insomma, io non so che dire, mi aspettavo tutt'altro da questa storia, qualcosa di più profondo, e invece mi sono ritrovata davanti l'ennesima storia un po' superficiale che mette drammi e volgarità qua e là perché, a quanto pare, non se ne può proprio fare a meno. 
Per carità, non sto dicendo che il libro è brutto, però non mi è piaciuto: espressioni volgari a profusione, quelle scene descritte in una maniera volgarmente assurda (sono rimasta sconvolta, sappiatelo) e alcune sensazioni non erano certo presentate col cuore ma con qualcos'altro.
Per non parlare del povero Jared, usato da Evan e poi scaricato perché questo non è riuscito a dirgli che non avrebbe mai dimenticato Trey e che voleva solo lui, nessun altro: io non lo so, si sfrutta la gente in questo modo? Okay che lui stesso aveva sempre saputo che sarebbe potuta accadere una cosa simile ma, andiamo, un po' di amor proprio per una persona che ci tiene non ce lo abbiamo?
E poi, ultima cosa, ma vi sembra normale che in un libro in cui dovrei shippare la coppia omo, io mi metto a shippare Trey e Kay? E non potete nemmeno dirmi che non sono abituata a leggere di due uomini insieme perché ho shippato come una matta Magnus e Alec in "Shadowhunters", mentre qui non è scattata nessuna scintilla, nada, nisba, nihil, nothing...

Concludendo, perché devo scappare, sono rimasta piuttosto delusa da questo libro: storia un po' troppo superficiale e troppo incentrata su quello per i miei gusti (che poi non è che ci siano tante scene di quello, semplicemente si vede che non ragionano col cervello e che fanno parlare solo quello), volgare in una maniera che non mi piace, personaggi non troppo simpatici e avvenimenti a tratti surreali! Voglio dire, POSSIBILE SPOILER, ma vi pare che uno, dopo aver fatto un incidente in auto, dopo essere stato schiacciato contro la portiera a causa dell'urto e dopo essere svenuto, si risvegli come se nulla fosse e si senta benissimo? Ma non mi avevi appena descritto il tutto come un'ammasso di lamiere? Vabbe' ci rinuncio.
Detto questo, prima o poi proverò a leggere un'altro libro del genere ma non adesso, fra qualche tempo. 
Alla prossima!
Voto:

Nessun commento:

Posta un commento